Da donna manager a consulente
La mia mission? Offrire ciò che ho imparato lavorando in prima linea.
Per oltre 25 anni ho lavorato con ruoli manageriali nei grandi eventi sportivi internazionali.
Oggi offro servizi di consulenza e di formazione per sport, eventi e impatto sociale.
In questa pagina ti racconto in breve chi sono.

Lo sport, con la sua e(ste)tica potentissima nel gesto atletico e poi gli eventi, veri e propri mediatori di relazioni tra le persone, hanno creato in me un mix fortemente generativo.
Il management, che vuol dire guidare e gestire, ha trovato, nel mio lavoro, proprio in questi due mondi la sua più nobile fonte di ispirazione: lo sport richiama ai valori e gli eventi insegnano a pensare sempre all’eredità che si vuole lasciare.
Il mio percorso è stato per certi versi al contrario: prima ho studiato letteratura spagnola, poi ho iniziato a lavorare nello sport e solo strada facendo mi sono messa sui libri di management.
Ricca di esperienze in prima linea e con una formazione umanistica, ho avuto la possibilità di plasmare tanta materia grezza e di trasformarla innovando, così che ho sperimentato negli anni il senso vero della responsabilità del management.
Ho coordinato persone, a volte davvero tante, e lo ho fatto spesso in tempi molto stretti nel ritmo crescente dei grandi eventi internazionali. Questo mi ha consentito di sviluppare la capacità di coltivare uno sguardo lucido e analitico su come fare e come gestire le cose in modo che il risultato sia raggiunto in modo fluido.
Amo mescolare discipline e saperi. E questo mi consente di disegnare ogni progetto attingendo a un vasto repertorio di strumenti con un approccio umanistico di apprendimento continuo.
Mi hanno definito una maker
Una donna che ama il lavoro di squadra
Appassionata da sempre di strategia, progettazione e pianificazione, sono una multipotenziale perché intreccio e rigenero le competenze maturate in campi diversi: eventi, sport, non profit, startup grazie anche al sapere delle persone che incrocio nei progetti e che ogni volta mi insegnano qualcosa di nuovo.
E poi sì, anche la maternità mi ha insegnato molto.
Nel 2014, sono stata annoverata tra le 100 persone più influenti dell'Alto Adige, con la motivazione di aver portato un evento al livello dei grandi classici internazionali mettendo le persone al centro.
La mia storia in breve
Lo sport management come punto di partenza
Sono cresciuta in Alto Adige, terra bilingue, a confine tra il nord e il sud.
Porto dentro di me l’amore per le differenze e i loro mescolamenti.
La mia formazione professionale parte alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992. Ero giovane studentessa di letteratura spagnola e ho avuto l’opportunità di vivere il mio primo grande sogno olimpico.
Dal 2000 al 2018 sono stata direttrice generale della Coppa del Mondo di Sci In Val Gardena, prima donna manager in un comitato organizzatore di sport invernali. Ho coordinato e riprogettato una manifestazione che da classica sportiva si è trasformata in mega evento internazionale. Eravamo tutti orgogliosi quando venivamo citati come best practice di successo su scala nazionale e internazionale.
Negli anni ho lavorato a tanti altri eventi sportivi in Italia, Germania, Svizzera, Austria e Spagna tra Coppe del Mondo, Campionati Europei e Mondiali di discipline diverse e una nuova Olimpiade, quella di Torino, del 2006.
Non ho mai smesso di studiare e ho ricevuto in dono una preziosa cassetta degli attrezzi dalla svizzera Malik Accademy. Tornando a studiare ho scoperto che il management è un mestiere e va imparato. Dopo questa scuola la mia vita professionale è cambiata radicalmente: ho imparato a gestire e guidare con metodo e rigore. Ho imparato a trasformare lo sport management e la gestione degli eventi in un lavoro che, oltre l’intrattenimento puro, produce cultura e nutre la comunità.
Se ti interessa il mio curriculum completo, ti invito a connetterti con me su Linked In.